Quando la poesia è arcobaleno - Incontro con Simone, giovane poeta di Isernia

di Rita Felerico

Simone Principe ha la poesia nel cuore; leggere i suoi versi, ascoltarli dalla sua voce chiara e sincera, immerge il pensiero nella bellezza della spontaneità e un senso di stupore ti prende, come quando da bambini si scoprivano nuove cose. Sì, perché Simone è espressione di una poesia nuova, quella che non dice cosa bisogna fare o pensare, ma quella che suggerisce di viverla la poesia che stai leggendo, sperimentarla, scoprirla e raccontarla. È una poesia che riflette autenticamente la sua natura e Simone – simile ad un animale da laboratorio – prova sulla sua pelle il dire, lo scrivere poesia per trasmettere a noi lettori le più intime esperienze.  Aria pulita al risveglio è il titolo della silloge d’esordio, un libricino che si può comodamente portare in borsa, nella tasca, negli zaini, dalla copertina verde smeraldo, nella quale emerge la sognate e sfuggente figura di una donna di Monet, edito da edizioni eva – collana fermenti Poesia giovane -. L’amore, la natura, i ricordi sfilano fra i versi, sembrano essere leggere metamorfosi della vita e la loro natura ben più forte si svela in quegli aggettivi posti –sembra – a caso, ma che invece spezzando il ritmo ovattato delle parole ricordano la verità dei fatti, delle emozioni, delle cose. Da Ricordi di un fiore :“ Sommerso nei ricordi di un fiore/ sorrisi spenti/occhi ciechi/ baci asciutti/ ora sì che è inverno  / e lo sento dentro al cuore/ sono fiocchi di neve le mie lacrime……da  Nei tuoi occhi : “Vedo nei tuoi occhi / i tagli della solitudine/ ancora sanguinanti/ li curerò io con i miei baci/.Vedo nei tuoi occhi/passi pesanti/ porti il peso/della tua infanzia nel cuore/e il mondo è un po’ come casa tua/ ora che sei tu il mio mondo/ puoi camminare/ a piedi nudi, nel mio…. da Immortale giardino: “Sei tra il cielo ovattato/ le sfumate colline/ e la stremata terra/. Ti adagi /su di una panchina/e per scenografia/ il creato….

Simone, a cosa serve la Poesia?  è uno strumento utile a difenderci dalle nostre debolezze o piuttosto un’arma per affrontarle?

La poesia è un arcobaleno, serve a dare bellezza e colore alla vita; è anche uno scrigno, dove riporre emozioni, sentimenti e ricordi da sfogliare quando si ha voglia o bisogno di riviverli. Si dice che i poeti possiedono quella sensibilità con la quale possono osservare il mondo in modo diverso; più semplicemente, credo che osservino le piccole cose che li circondano facendole proprie, donandole poi agli altri attraverso la poesia. Per questo considero la poesia come un arricchimento per sé stessi e gli altri, a prescindere se si è poeti o no, più che uno stile di vita. La poesia mi permette di rifugiarmi da tutto ciò che mi circonda, a volte anche da me stesso, ma non per fuggire dalle difficoltà, tutt’altro, è un modo per affrontarle, facendolo con la delicatezza dei versi. 

Puoi raccontarci il tuo incontro con la Poesia?

Avevo circa sedici anni; prima di allora ho sempre scritto più che altro pensieri o testi per canzoni, cosa che continuo tutt’ora a fare; ma una sera mentre pensavo a mio nonno paterno la poesia mi trovò e fu proprio per lui che scrissi la prima. Da allora è parte della mia vita.

Ti sei mai sentito emarginato dai pari per la tua sensibilità poetica?

Emarginato no; mi vedono con curiosità poiché oggi la poesia -quindi i poeti- è vista o come appartenente a un tempo lontano, un fenomeno puramente scolastico, oppure come evento social. Questo è un qualcosa di nuovo che può diffondere poesia tra le nuove generazioni, ma non sempre è usata in modo corretto e molti si spacciano per poeti, portando scompiglio.

Il messaggio etico e sociale della Poesia

La poesia è portatrice di innumerevoli messaggi; ad esempio quello di non sminuire i sentimenti, di non avere pregiudizi verso cose e persone, di avere rispetto per il dolore degli altri…. A proposito di questo, Fabrizio De André scrisse “E per tutti il dolore degli altri, è dolore a metà”. Il poeta deve saper donare e il lettore non deve solamente leggere con gli occhi, ma con l’anima, per poter ricevere. La valenza sociale ed etica è quella di diffondere parole che possano migliorare la società e il mondo, affinché nessuno si senta diverso. La poesia è lotta affinché l’amore sia realmente libero e perché la bellezza che ci circonda, attraverso la natura e le opere dell’uomo, possa farci comprendere come unica diversità esistente quella di non concepire che non esiste alcuna diversità.

Cosa diresti ai tuoi coetanei per invitarli a leggere o scrivere Poesia?


Ai miei coetanei direi che leggere Poesia può essere un modo per indagare sé stessi e gli altri, entrare in contatto con la natura ed anche trovare parole, che magari non si conoscono, per il proprio amore. Riguardo allo scrivere Poesia, credo sia una cosa che viene da sé. In ogni modo inviterei a scrivere per sfogarsi, liberarsi, rendere immortali pensieri, sentimenti, emozioni e sogni.


Qual è la tua poesia preferita (di altri autori) e perché?

Non ho una poesia preferita in assoluto, leggo poesie in base al mio stato d’animo. Ma una poesia di Trilussa mi sta molto a cuore, si intitola “Felicità”: C’è sta un’ape che se posa su un bottone de rosa: lo succhia e se ne va…Tutto sommato, la felicità è una piccola cosa. Mi suscita una forte emozione e mi ricorda che basta un niente per essere felici.

 

Hai un Maestro, un mentore?

Ho avuto la fortuna di incontrare Antonio Vanni, che mi ha guidato nel mio percorso, i suoi insegnamenti mi sono stati e sono d’aiuto. Posso dire di aver scoperto un vero amico e un grande poeta. Attraverso di lui ho imparato anche a conoscere Gabriele D’Annunzio; con la sua vita e le sue opere ha da insegnare tanto, un po’ come Antonio sta facendo con me.  Sono felice che lo si stia rivalutando, dopo anni di falsa luce, poiché merita di essere ben conosciuto. Fabrizio De André è un altro grande esempio di uomo e artista, che mi ha insegnato tanto con le sue canzoni, che sono poesie cullate da dolci melodie.

I tuoi progetti futuri, di scrittura e di vita

Di progetti ne ho tanti; attualmente frequento l’Università e intendo completare gli studi, voglio rendere fieri di me i genitori, che fanno tanto per me e mio fratello, spero di non deluderli. Ciò che voglio di più poi è di poter continuare a scrivere; ho in cantiere alcuni libri, non solo di poesia; inoltre, mi piacerebbe fare il giornalista. La scrittura è ciò che sono e ciò che ho, insomma, la mia vita. 

Note biografiche

Simone Principe nasce ad Isernia il 10 dicembre del 199 dove ha frequentato il Liceo Artistico ‘ Giuseppe Manuppella’.  Sua poesia sono state pubblicate sul mensile letterario ‘il Foglio Volante’ e su ‘ La Flugfolio’, ed. Eva all’interno della rubrica ‘ l’Aquilone’ curata da Antonio Vanni.  Aria pulita al risveglio è il suo esordio poetico.

 

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