Cioccolata calda per due – Nunzia Gionfriddo

di Pino Cotarelli

L’autrice nel suo libro dal titolo “Cioccolata calda per due”, edito da Pegasus Edition (162 pagine, euro 13,00), racconta una storia d’amore che nasce inaspettata in età matura, nei due protagonisti: Giovanni, un giornalista che gestisce un sito internet per conto dii una associazione di migrati dall’estero e Floriana, una scrittrice in cerca di informazioni per il suo libro che sta per completare. Si intrecciano alle vicende quotidiane dei due protagonisti, i fatti tragici del secondo dopoguerra che hanno interessato Istria, Dalmazia, Fiume, Trieste, la ex Jugoslavia con il tentativo di invasione Bosniaca, le atroci sofferenze e le decimazioni subite dalle popolazioni, nella prevalente indifferenza e assoluta superficialità di valutazione da parte delle grandi nazioni europee. Fatti tragici che emergono inesorabilmente dagli amari ricordi di Giovanni, la cui moglie di origine jugoslava, risulta dispersa da troppi anni perché partita per soccorrere la mamma ammalata e mai più tornata da quei luoghi in cui imperversava la guerra etnica Bosniaca; gli era rimasto quell’ultimo ricordo, una telefonata interrotta della moglie che tentava di mettersi in contatto da quei luoghi e con la comunicazione, era caduto un silenzio infinito al quale non riusciva a rassegnarsi. Solo l’affetto del figlio riusciva ad assorbirlo e gli dava una ragione di vita, nonostante le sue successive e pericolose ricerche della moglie. Florinda compare improvvisamente nella vita di Giovanni, per la necessità di completare il suo libro con testimonianze dirette e dopo aver consultato innumerevoli documenti in chissà quali polverosi archivi storici; con la sua ostinazione di raccontare quelle verità che non hanno voci ufficiali, si recherà anche nei luoghi delle tragedie, riuscendo a scoprire le sorti toccate alla moglie di Giovanni e non sarà un compito facile per lei, raccontare come sono andate realmente le cose a quell’uomo mai rassegnato, al quale è ormai legata da un sincero e profondo sentimento d’amore. Una narrazione che coinvolge il lettore nella quotidianità dei due protagonisti, immergendolo anche emotivamente nelle vicende e nelle atmosfere dal sapore tradizionale, di questa delicata storia d’amore che evolve progressivamente e si manifesta nella sua intensità anche nella rinuncia a vedersi, quando Giovanni deciderà di curare la sua malattia dall’esito incerto, solo con l’aiuto del figlio. Ma Florinda non smetterà di pensare al momento in cui si potranno finalmente rivedere e si accontenta di sentirlo al telefono o ricevere notizie dal figlio, mentre Giovanni viene operato e curato in Svizzera. Anche il rito della cioccolata calda, che i due condividono come momento d’intimità, fin dagli imbarazzi del primo incontro e che reiterano tutte le volte che possono riservarsi quei momenti di intensa e delicata complicità, appare come un dolce premio che l’autrice ha voluto assegnare alle vite dei protagonisti, insieme ad una nuova storia d’amore inaspettata che cambia i loro destini che sembravano volgere alla solitudine rassegnata di una vita da single. Una storia d’amore che alimenta l’energia necessaria a superare i difficili momenti della malattia di Giovanni ma anche le angosce dei suoi ricordi. Una delicatezza nelle descrizioni delle vicende dei due, che emergono dalla capacità dell’autrice di calarsi nella psicologia, nei pensieri, nelle sensazioni, nelle emozioni, dei due personaggi; lo fa per la prima volta per un uomo, come lei stessa confessa. Pienamente condivisibile è l’affermazione che compare nelle note del libro, dove l’autrice consiglia la lettura del libro a piccoli sorsi, così come si beve una tazza di cioccolata calda senza scottarsi; un modo per non perdersi avvenimenti, atmosfere, intonazioni della storia.  


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