Presentato alla stampa il cortometraggio muto in bianco e nero "L'AMORE OLTRE IL TEMPO", ideato da Luna Cecilia Kwok ed Emanuele Pellecchia che ha curato anche la regia.
di Pino Cotarelli
Napoli
– Al cinema Plaza di Napoli, alla presenza di numerosi, giornalisti, tecnici e addetti
ai lavori, è stato presentato l’originale cortometraggio muto in bianco e nero, dal
titolo “L’amore oltre il tempo”, prodotto dalla vomerese Phoenix
Film Production. Il corto della durata di 14 minuti circa, nato da
un’idea di Luna Cecilia Kwok e di Emanuele Pellecchia che ne ha
curato anche la regia, racconta la storia di un uomo (interpretato da Luca
Lombardo) e di una donna (interpretata da Denise Capuano), che
entrati in contatto, da due epoche diverse, per una strana interferenza
telefonica tra uno smartphone ed un vecchio telefono a disco, sognano la loro
storia d’amore, interrotta però bruscamente quando si esaurisce la batteria
dello smartphone; sarà un libro dal titolo L’amore oltre il tempo che li
farà rincontrare segnando il loro destino. Le particolari tecniche
utilizzate dal regista Emanuele Pellecchia, per girare il corto a camera fissa
e con movimenti di macchina a mano, attribuiscono un valore aggiunto al corto, regalandogli
l’aspetto originale di muto d’epoca, con movenze e mimica dei personaggi,
in atmosfere magiche, che esaltano i caratteri romantico-teatrali delle vicende
e rendono piacevole e agevole la comprensione del racconto, nonostante la mancanza
di dialoghi. Una scommessa che colpisce per originalità, che appare di sicuro
successo per le sue caratteristiche di novità. Una scelta orientata alla comunicazione
all’antica, con sguardi e intensi contatti umani, che inteneriscono e si
lasciano anche immaginare. Di buon auspicio le scene girate nei luoghi che
ospitarono la Lombardo Film, negli anni Venti del secolo scorso, la
celebre casa cinematografica che trasferitasi a Roma si trasformò in Titanus.
Alla proiezione è seguita
una interessante conferenza stampa moderata dal giornalista Giuseppe Giorgio, nella quale sono emerse molte considerazioni
positive per l’originalità del corto realizzato da Emanuele Pellecchia, da
parte dei tecnici ed addetti ai lavori, in particolare per le tecniche adottate,
i ritmi delle azioni ben scandite anche dalle musiche molto appropriate e la
perfetta resa del protagonista e degli altri attori.
Giuseppe Giorgio ha rivolto alcune domande agli
autori; “Un atto d’amore e di coraggio presentare un cortometraggio che va
oltre il tempo e lo spazio, un genere muto che riporta alla mente
l’attaccamento al muto di Charlie Chaplin, nonostante il sonoro che ci ha
privato della mimica dei grandi. Come nasce l’idea di proporre un
cortometraggio utilizzando l’antica tecnica romantica del cinema mutuo?
Emanuele Pellecchia: “L’idea è venuta spontanea, seguendo il
cinema e i cortometraggi; volevo andare controcorrente; dire basta alle
inquadrature belle e definite da 6 e 8k; ho voluto realizzare qualcosa da
raccontare secondo le tecniche di un tempo, con la magia del cinema del secolo
scorso; volevo fare un omaggio a questo cinema e Luna, che è mia moglie ed è
cosceneggiatrice, mi ha appoggiato sin dall’inizio”
Giuseppe Giorgio: “Un cortometraggio nel
segno di quel sentimento chiamato amore che porta attraverso lo schermo, un
corto circuito fra passato e presente?”
Luna Kwok: “Dovendo unire passato e
presente a livello anche tecnico cinematografico, abbiamo fuso due aspetti
temporali, ovvero, il cinema di un tempo e il cinema di oggi. Siamo in una
società altamente tecnografica; oggi l’oggetto ha preso il posto del soggetto e
quindi il ritorno al libro è, per così dire, anche un ritorno alla
comunicazione più tradizionale più genuina.
Il saggista e critico
cinematografico Alberto Castellano, nel suo intervento, nel sottolineare
come il corto rappresenti il paradigma e lo specchio del cinema italiano, ne ha
evidenziato le difficoltà di contenere in 10, 15 minuti, storie che di solito sono
lunghe, autoreferenziali o di denuncia sociale ed ha rilevato la necessità di
far ricorso alle capacità di sintesi e all’abilità di utilizzo dei linguaggi del
corto. ““L’amore oltre il tempo” sorprende proprio perché girato con
competenza storica e in maniera efficace per le tecniche adottate; rappresenta di sicuro una sfida che ha buone
possibilità di essere apprezzata nei circuiti dei festival nazionali ed
internazionali”.
L’ottimo
personaggio molto “personale” del protagonista, reso in maniera autentica e
originale, dall’attore Luca Lombardi, rappresenta uno dei punti di forza
del corto, anche se l’attore, come ha sostenuto lui stesso, si è ispirato ai grandi
nomi: Charlie Chaplin, Mister Bean, Buster keaton e in particolare a Rowan
Atkinson.
Denise Capuano, alla sua prima esperienza
cinematografica, ha affermato che è stata molto emozionante, infatti con Luca Lombardi
avevano collaborato solo a teatro. “Con un film come questo nel quale c’è
tanta gestualità e tanta mimica, non mi ero mai confrontata; c’era anche
l’emozione della prima volta, ma mi sono lasciata trasportare anche da tanta
tenerezza che la storia porta con sé, spero che
questo accada anche agli spettatori. Oltre all’ilarità e ai momenti
divertenti, creati specialmente da Luca, spero che il corto intenerisca, diverta
e faccia riflettere, in particolare su questa dicotomia fra presente e passato
e su questo cambiamento radicale che si è avuto nelle telecomunicazioni, con
l’avvento dello smartphone”.
Vincenzo Merolla, noto attore del teatro
classico napoletano, è apparso completamente a suo agio nel rappresentare sulla
scena un rigattiere, per la teatralità intrinseca del personaggio. “Tanto teatro
alle spalle mi ha avvantaggiato perché c’è molta teatralità in questa
cinematografia. È stata una esperienza nuova per me che dopo tanto parlato mi
sono trovato in un cinema muto. Una prima esperienza cinematografica per me.”
Fra
gli attori anche Francesco Saverio Tisi con la sua notevole esperienza teatrale
pregressa, mentre degli attori alla prima esperienza, come Enzo Perrotta,
Gianluca Testaverde, Elena Erardi e Nicola Mondino, il regista ha voluto portare
sulle scene, il loro vissuto reale quotidiano.
Emanuele Pellecchia in conclusione ha
annunciato a tutti i componenti della
compagnia e ai presenti in sala, l’importante accordo raggiunto con la Premiere
Film per una proficua distribuzione.
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