ALCHIMIE E LINGUAGGI DI DONNE
Festival Internazionale di Letteratura e Saggistica - XIV edizione – Narni 23 – 26 settembre 2021
Servizio di Rita Felerico
Siamo giunti alla XIV
edizione: il motivo più importante per spiegare e convalidare la tua coraggiosa
perseveranza.
Creare un
festival della letteratura e saggistica femminile è stata una grande scommessa.
essere giunte alla xiv edizione e ‘ un risultato non scontato. la chiave del
successo sta soprattutto nelle relazioni che anche da filosofa avevo e ho introdotto
fra l’Italia e l’estero. c’è sempre stato grande entusiasmo nella collaborazione,
nella condivisione. penso che oggi - più di prima- essere presenti nel panorama
culturale significa senza dubbio essere interpreti attivi di una trasformazione
personale e sociale che delinea nuove dinamiche di relazione e di rapporto con
l’altro. La promozione culturale - come può essere un festival - diventa
fondamentale.
Il programma (che si allega)
è - come sempre- molto ricco e interessante e lega - come sempre- la
letteratura, la poesia alle altre arti, un format collaudato. C’è un libro, una
performance o prodotto artistico che ti attrae di più e che vorresti segnalare
all’attenzione dei lettori?
Tutte le
poetiche hanno un aspetto intenzionale; ma la letteratura contemporanea appare
con quel grado di consapevolezza che va a determinare un tempo nuovo di
riflessione, contro un modo di processi riduttivi, di processi in cui conta il
rigore del sistema e non la vita dell’arte. Penso all’autonomia del pensiero
critico. Scoprire ciò che si nasconde in un testo, con il suo ritmo concreto e
tangibile, proietta qualsiasi opera letteraria, artistica in un divenire. Tutto
quello che presentiamo nel tempo del festival segna questo. Ai lettori, a chi
partecipa spetta la scelta.
Il focus di quest’anno Sulla scia di un nuovo umanesimo è un
tema che so essere a te particolarmente caro. Perché?
È da
tempo che rifletto su questo, da sola, con le amiche studiose, con le poete, le
scrittrici. È una esigenza impellente quella di riconoscersi in un nuovo
umanesimo che sia attraversato anche dalla nuova intelligenza digitale. Le
riflessioni in tal senso sulla poesia, sulla filosofia, sulle arti fanno
riferimento al “fare”, alla nascita di nuovi modi di avvicinarsi alle cose e al
mondo, per dimostrare che può esserci una sistematicità che possa garantire a
tutti noi l’autonomia del pensiero. In questo i pensatori ed i poeti recuperano
l’esperienza del passato per condurci verso nuove tendenze.
Rispetto alle precedenti edizioni qual è la novità più emergente? La pandemia ha segnato un cambiamento?
È quello
che scopriremo insieme durante il festival, confrontandoci, ponendoci dei
dubbi, cercando di darci delle risposte. Certo che la pandemia ha lasciato e
lascia dei segni. Cercheremo di scoprirli, di dare loro un volto e un significato:
solo nella forma della parola l’essere diventa reale nel suo senso. Il
linguaggio letterario, filosofico, artistico mostra se stesso solo se rende
forte la sua realtà nella forma della parola. E noi siamo qui a scoprire e a
lanciare nuove parole.
Si rende
necessario così, un incontro post-Festival.
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